Abbiamo elaborato tre proposte popolari di legge, ed il nostro intento è quello di dare avvio in ogni Regione e provincia autonoma ad un gruppo di elettori che le presenti. Queste proposte sono state presentate in Veneto ma sono state boicottate anche dalla stessa amministrazione. I tre progetti di legge infatti affrontano tematiche di assoluta importanza che possono trasformare la gestione della cosa pubblica. I diritti umani nel campo medico hanno nel frattempo mostrato l’importanza fondamentale che hanno, i diritti economici e sociali derivanti dal sistema bancario hanno mostrato quanto l’esperienza del Trentino/Alto Adige sia vincente, mentre la partecipazione democratica è ormai morta e i partiti appiattiti a sostenere i banchieri gloabalisti e le case farmaceutiche . Purtroppo ci troviamo in un momento delicatissimo della storia nel quale è evidente la soppressione di sempre più importanti fasce di diritti da parte dei Governi presumibilmente corrotti, e si vuole realizzare perfino la modifica genetica degli esseri umani come fossero animali da allevamento industriale. Contemporaneamente i sistemi finanziari globali, supportati dai poteri nazionali manipolati dai media, non stanno più funzionando nel senso di tutelare i risparmiatori ma evidentemente nel senso di tutelare i banchieri a danno dei popoli e la irresponsabilità anche dei medici. Tutto questo avviene, in un momento in cui paradossalmente la tecnologia permetterebbe, al contrario, una molto più ampia partecipazione popolare al governo della cosa pubblica, e una progressiva liberazione dell’uomo dal lavoro e dalla malattia. Se da una parte il Parlamento risulta sordo alle istanze popolari, è possibile invece chiedere a livello territoriale il rispetto di certi diritti, perché generalmente le regioni hanno tempi contingentati per la messa in discussione delle proposte popolari di legge, tanto più che il rapporto è fisicamente più diretto. Per altro in tema di diritti umani e di banche a carattere regionale, per Costituzione sono proprio le regioni che devono attuare la normativa dello Stato o ratificate dallo Stato, e sono le Regioni che possono fare in modo modo che tali diritti ed opportunità diventino realtà. Ovviamente la “disattenzione” delle Regioni non rende in nessun modo giustificabile che lo Stato non rispetti tali diritti previsti dalla Costituzione o dai trattati, ma ne realizza almeno una parte.
Il primo progetto di legge “Salute” chiede alle Regioni e alle Province autonome di attuare e rendere effettivi diversi trattati internazionali già ratificati dallo Stato. Da una parte la Convenzione di Oviedo ed i protocolli aggiuntivi in tema di diritti umani nella medicina del Consiglio d’Europa, già ratificati e resi esecutivi dalla legge n. 145 del 2001, Convenzioni nelle quali si parla di rispetto dell’integrità fisica dell’individuo di fronte alle sperimentazioni scientifiche e istituzionali, del diritto al consenso informato che si deve poter dare ad ogni cura ed anche in fin di vita, dell’autodeterminazione del cittadino riguardo le scelte terapeutiche, oltre che della tutela degli embrioni contro la modifica genetica, la tutela delle cellule staminali e dei derivati del sangue. Senza queste Convenzione, che sono già legge ratificata dallo Stato e utilizzate a livello statale nelle Ordinanze del Ministero della Salute e dai Tribunali, verrebbe meno la tutela dell’uomo in medicina, materia che per Costituzione spetta alle regioni, che devono attuare interamente i disposti internazionali. Oltre alla Convenzione di Oviedo viene richiesta l’attuazione della Direttiva 2001/20/CE che tutela le persone sane, ed in particolare i bambini, dalle sperimentazioni abusive di farmaci.
Leggi la proposta di legge “Salute” come depositata in Veneto
Il progetto di legge “Banche” prende atto dal fatto che se le banche non sono obbligate a reinvestire nel territorio i capitali depositati nei conti correnti oltre che i proventi della loro attività, succede in concreto che esse investono nel sistema globale dove più conviene, si arricchiscono e diventano oggetto di predazione internazionale, e di Risiko bancario. In conclusione i risparmi delle generazioni e dei territori finiscono a reinvestire dove più conviene, e non nella economia reale del territorio o dove c’è più necessità. Questo porta inevitabilmente a dissanguare l’economia locale a causa della mancanza di credito del tessuto produttivo locale. Per la Costituzione italiana le Regioni hanno competenza sulle banche cosiddette “a carattere regionale”, ossia che hanno la maggior parte delle loro attività in una sola regione, ed in essa hanno anche la direzione ed i proprietari. E’ un modello di banca che da decenni funziona bene nelle province autonome di Trento e Bolzano, erogando mutui a tassi molto più bassi delle banche non regionali perché sono costrette a farlo. Sono queste banche regionali uno dei segreti del benessere delle Province di Trento e Bolzano in quanto li proteggono dalla predazione finanziaria internazionale.
Leggi la proposta di legge “Banche” come depositata in Veneto
La proposta di legge popolare denominata “PEC” rende possibile la raccolta telematica delle sottoscrizioni popolari attraverso la PEC (Posta Elettronica Certificata), in modo che eventuali futuri progetti di legge di iniziativa popolare potranno essere presentati in maniera più agevole, con una maggiore partecipazione democratica, e soprattutto senza che vi sia la possibilità di veto da parte della classe politica tramite il trucco delle autenticazioni delle firme. Con il nuovo sistema i cittadini si faranno un po’ più legislatori . Questi strumenti sono già parzialmente normati, come pure le firme elettroniche del regolamento eIdas, ma conviene espressamente prevederli per dare uno strumento chiaro anche agli addetti delle Regioni e per far in modo di liberare i Comuni da queste incombenze .Anche questo, come gli altri progetti di legge, potranno essere arricchiti durante la discussione in Aula.
Leggi la proposta di legge “PEC” come depositata in Veneto
Le relazioni introduttive ed i testi di proposte di legge sono sottoposte al diritto d’autore, ma siamo disponibili a redarre la versione adattata alla propria regione o provincia autonoma per presentarla. Se vuoi collaborare per portare nella tua regione la Triade della Libertà, scrivici.
Nel frattempo puoi aderire alla spedizione di una DIFFIDA agli organi regionali e italiani per la grave violazione dei diritti umani dei minori, sottoposti ABUSIVAMENTE A SPERIMENTAZIONE MEDICA
Giù le mani dai minori
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