PER CONTRASTARE L’INSOSTENIBILE AUMENTO DELLE RETTE DELLE STRUTTURE SOCIO-SANITARIE DEL TERRITORIO REGIONALE DEL VENETO
PETIZIONE-ISTANZA
Al Presidente della Giunta Regione Veneto dott. Luca Zaia.
Alla Presidenza del Consiglio Regione Veneto Consiglieri Regionali.
Ai Consiglieri della Regione Veneto.
All’Assessore alla Sanità Regione Veneto dott.ssa Manuela Lanzarin.
Al Presidente URIPA dott. Roberto Volpe.
Ai Consiglieri URIPA.
Alla Federsanità ANCI Federazione Veneto.
Alla Conferenza dei Sindaci.
Al Governo Italiano.
Le scriventi associazioni:
Codacons Veneto, presidente Franco Conte,
Comitato Diritti Umani, Economici e Sociali (D.U.E.S.) presidente Loris Palmerini,
PrendiamoCi Cura, gruppo di autocura e reciproco aiuto, referente Leda Cossu,
Gruppo Famigliari Residenza Rosa Zalivani TV, portavoce Tommaso Todesca,
Comitato Immuni per Sempre, presidente Avv. Jenny Lo Presti,
Movimento difesa della sanità pubblica veneziana, portavoce Salvatore Lihard,
e i cittadini sottoscrittori ,
in nome e per conto dei sottoscrittori ANZIANI ospiti delle Residenze e Strutture Socio-sanitarie e assistenziali del territorio Veneto, dei loro FAMILIARI, degli operatori che quotidianamente prestano il loro prezioso servizio e dei cittadini attivi che sottoscrivono la presente petizione-istanza per difendere il diritto delle persone anziane, fragili e disabili, alle cure e a un’assistenza adeguata, senza discriminazioni di sorta, tanto meno per ragioni economiche.
PREMESSO CHE
- le RSA svolgono un necessario ruolo di assistenza agli anziani, che si configura quale servizio integrativo dell’assistenza sanitaria, e come tale soddisfa un diritto universale dell’anzianariato; lo stesso dicasi per i Servizi di assistenza alla disabilità;
- le risorse degli anziani sono rappresentate in gran parte dall’assegno di pensione e/o di invalidità i cui importi sono di fatto fermi da tempo ed i recenti incrementi non coprono neppure gli aumenti dovuti alla forte inflazione;
- i costi di gestione sono oggettivamente aumentati, ma farli ricadere sugli ospiti delle RSA non è coerente con il dettato costituzionale, teso a garantire l’effettiva uguaglianza dei cittadini, la loro dignità, la loro salute e integrità, assicurando ad essi adeguata assistenza socio-sanitaria.
- gli annunciati aumenti delle rette si rivelano di fatto discriminatori rispetto alle fasce più deboli della popolazione, con grave danno per i meno abbienti, per gli anziani invalidi e ammalati che già sopportano il maggior peso della crisi e ai quali non può essere chiesto alcun ulteriore sacrificio.
DICHIARANO CHE
GLI OSPITI E LE FAMIGLIE NON SONO IN GRADO DI SOSTENERE ULTERIORI AUMENTI DELLE RETTE, anche minimi, avendo già da tempo concordato con le amministrazioni e le associazioni di categoria e di rappresentanza degli utenti, le tariffe sostenibili e avendo negli anni già sopportato ripetuti rincari indiscriminati al limite delle proprie possibilità;
CHIEDONO
che tutti i destinatari della presente petizione intervengano, operando con efficacia e collaborazione tra loro, per scongiurare qualsiasi aumento delle rette dei servizi socio-sanitari onde evitare che, di fatto, si giunga all’esclusione delle fasce più fragili della popolazione. L’attuale crisi economica non deve pesare sugli ospiti né sulle loro famiglie, già provate dalle gravi difficoltà contingenti e dagli aumenti di beni di prima necessità che hanno ridotto drasticamente il loro potere d’acquisto;
IN LORO DIFESA
si farà opposizione al pagamento di qualsiasi aumento delle attuali rette di soggiorno e per i servizi socio-sanitari essenziali destinati alle fasce di popolazione più deboli, specificamente disabili, anziani ultra sessantacinquenni invalidi e ammalati, ricorrendo in tutte le sedi opportune sino a far appello al Capo dello Stato, custode ultimo della Costituzione.
Firmato elettronicamente
Venezia, 31 gennaio 2023
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