Il progetto di legge denominato “Salute” chiede alle Regioni e alle Province autonome (attualmente alla Regione Veneto) di attuare e rendere effettivi diversi trattati internazionali già ratificati dallo Stato. Da una parte la Convenzione di Oviedo ed i protocolli aggiuntivi in tema di diritti umani nella medicina del Consiglio d’Europa, già ratificati e resi esecutivi dalla legge n. 145 del 2001, Convenzione e protocolli , leggi dove si afferma il diritto al rispetto dell’integrità fisica dell’individuo di fronte alle sperimentazioni scientifiche e istituzionali, il diritto al consenso informato che si deve poter dare ad ogni cura ed anche in fin di vita, insomma definiscono l’autodeterminazione del cittadino riguardo le scelte terapeutiche, oltre che tutelare gli embrioni dalla modifica genetica e l’uso delle cellule staminali e dei derivati del sangue. Senza questa Convenzione e i protocolli, che sono già legge ratificate dallo Stato e utilizzate a livello statale nelle Ordinanze del Ministero della Salute e dai Tribunali, verrebbe meno la tutela dell’uomo nel campo della Salute (materia che per Costituzione spetta alle Regioni) che per Costituzione devono anche attuare interamente i disposti internazionali, ma non lo fanno. Oltre alla Convenzione di Oviedo viene richiesta l’attuazione della Direttiva 2001/20/CE che tutela le persone sane, ed in particolare i bambini, dalle sperimentazioni abusive di farmaci, sperimentazione che naturalmente potrà avvenire ma solo quando strettamente necessario e sotto il controllo delle commissioni bioetiche ed a spese delle aziende farmaceutiche.
Ecco la proposta di legge “Salute” come depositata in Veneto (clicca)
Sottoscrizione della Libertà – Triade di proposte popolari di legge per la Regione Veneto